10 Settembre 2013: la Regione del Veneto finanzia i Contratti di fiume

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La giunta regionale del Veneto ha attivato una procedura concorsuale riservata ad enti pubblici per accedere a finanziamenti per la predisposizione dei ”contratti di fiume”. Lo ha reso noto l’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte, relatore del provvedimento. La regione per il 2013 ha stanziato in bilancio 100 mila euro, di cui 90 mila sono stati messi a concorso, indicando le modalità per la presentazione delle richieste da parte di enti pubblici o di diritto pubblico aventi competenze in materia di risorse idriche e tutela delle acque (Province, Comuni, Consorzi di Bonifica, Aato, Aipo, Autorità di Bacino, ecc.), entro 30 giorni dalla pubblicazione sul Bur.

Un contributo di 10 mila euro è stato invece assegnato al Consorzio di Bonifica Delta Po, con sede a Taglio di Po (Rovigo) per l’organizzazione nel 2014 a Venezia del IX Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume.

”In attuazione di direttive europee – spiega Conte – il contratto di fiume è un accordo, sottoscritto su base volontaria, che individua una serie di atti e attività operative utili alla salvaguardia e corretta gestione del fiume e delle attività economiche e sociali ad esso connesso. Si tratta di promuovere un moderno approccio che vede il coinvolgimento e la responsabilizzazione di tutti i portatori di interesse nella definizione delle politiche in materia di acque. Modello che deve essere promosso mediante la diffusione della sua conoscenza”.

”Per migliorare lo stato di qualità ambientale dei corpi idrici – aggiunge l’assessore – è, infatti, necessario intervenire coinvolgendo una molteplicità di strategie, in coerenza con i rispettivi piani di settore. Analoga importanza riveste inoltre il confronto con le realtà produttive, associative e della società civile, senza il cui coinvolgimento non è possibile attuare una reale gestione delle acque. Per questo la Regione del Veneto, nel confronto e sull’esempio delle esperienze maturate su scala nazionale, ha voluto sperimentare nuovi indirizzi e misure per il contenimento del degrado ed il recupero della qualità ambientale, tra cui l’utilizzo di strumenti come i contratti di fiume”.

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