Un piano keynesiano per la tutela del territorio, per la rigenerazione ambientale dei fiumi, per la sicurezza idraulica e per l’occupazione

scritto il

Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento.
E’ necessario uscire dall’emergenza sanitaria, reagire alla crisi occupazionale che ne conseguirà e, nel contempo, imprimere un’accelerazione, per contrastare l’incombente crisi climatica e della biodiversità (che, a propria volta, possono innescare ulteriori meccanismi emergenziali).
Non siamo in grado di fornire ricette semplici, anche perché riteniamo sia necessario accogliere e valorizzare la complessità delle condizioni al contorno.
Tuttavia, volendo indicare una prospettiva prevalente, “mainstream”, noi riteniamo sia importante e prioritario, possibile e necessario, investire le progettualità, le risorse intellettuali, le risorse economiche della comunità in un piano keynesiano per la tutela del territorio, per la rigenerazione ambientale, per la sicurezza idraulica e per l’occupazione.
Sia avviato un grande piano condiviso, per migliorare la resilienza della comunità e del territorio agli effetti del riscaldamento globale, realizzando grandi parchi fluviali vicino alle città, ripristinando le aree umide, le risorgive, diffondendo in tutta Italia la buona pratica dei Piani delle Acque Comunali (un’innovazione tutta veneta e grandemente utile), attivando, dove la comunità è intellettualmente vivace, processi di democrazia partecipativa come i Contratti di Fiume, procedendo alla manutenzione delle rete idrografica minore (i fiumi) e minuta (i fossi), ma anche alla manutenzione della rete idraulica (caditoie, condotte), tutelando le componenti ambientali delle lagune e delle paludi.
Non costruiamo muri: costruiamo mulini a vento.

#muliniavento

Potrebbe
INTERESSARTI